Nel “Terno de Tita” viene raccontata la storia di Tita Galvan, sventurato quanto abile ciabattino che per sua sfortuna si fa sedurre dall’amico “Semensa”, stralunato venditore ambulante con la mania dei proverbi, giocando ingenti somme al lotto. Suggestionato da Semensa si gioca tutto, impegnando con Marco, astuto rigattiere, ogni sua benché minima proprietà. Nonostante i rimproveri della moglie Cate e il desiderio della figlia Pupi per il tanto agognato matrimonio, continua imperterrito nella sua immaginaria vincita che gli permetterebbe il totale riscatto dai debiti. Le interpretazioni dei suoi sogni da parte di Semensa, ritenendole verità assoluta, lo convincono sempre più a giocarsi fino all’ultima “palanca”, quindi punta tutto sul “terno secco”. Si danno al via ora le danze per la presunta vincita con tanto di matrimonio della figlia e lauto banchetto per tutti gli invitati. All’estrazione però sembra che qualcosa sia andato storto e la situazione si capovolge rapidamente. Alla fine, solo alla fine, l’amore compassionevole di Cate lo rimetterà in gioco. Commedia brillante che con comicità e tenerezza ci immerge nelle drammatiche situazioni del gioco d’azzardo lasciando però sempre aperta la porta del riscatto.